Significato necrologio, origini e cenni storici
12 Maggio 2022
Un necrologio è un annuncio funebre, in genere pubblicato su giornali quotidiani o riviste, che consiste in un messaggio che ha lo scopo di informare la comunità che una persona è scomparsa. Nel necrologio sono riportate informazioni come la data di nascita e di morte e in alcuni casi anche la data, l’orario e il luogo delle visite alla camera ardente o della cerimonia funebre. Lo scopo del necrologio è comunicare a tutti quelli che conoscevano il defunto della sua dipartita e dare a tutti l’occasione di fare le condoglianze alla famiglia o andare a fare una visita. I necrologi possono anche essere molto più originali, frasi, parole, poesie, pubblicate su un giornale in ricordo di una persona che non c’è più. Un necrologio non è un manifesto funebre, quindi non è un’affissione sebbene la loro funzione sia simile, almeno per quanto attiene allo scopo.
Come si scrive un necrologio
Il necrologio è in sostanza una notizia pubblicata su un giornale, ma si tratta di una notizia che per le sue caratteristiche particolari e il forte contenuto emotivo va scritta con particolare attenzione. Il tono deve essere serio e delicato, chiaro e corretto, rispettoso del defunto e della sua famiglia, e deve adattarsi alle circostanze delicate del lutto. In apertura del necrologio devono esserci i dati anagrafici del defunto e i nomi delle persone che ne annunciano la morte. Se lo si vuole, si possono riportare anche le informazioni per partecipare al funerale e si può anche aggiungere una breve frase di dedica dei familiari, oppure una breve biografia del defunto. Anche la grafica dell’annuncio deve essere sobria, in genere è nei colori del nero. Ogni giornale ha uno spazio dedicato alla pubblicazione dei necrologi dietro pagamento. Il costo della pubblicazione dipende dalla lunghezza del necrologio ma anche dal prestigio del giornale che lo ospita. Oggi i necrologi possono essere pubblicati anche online.
Storia e origine dei necrologi
Fin dall’epoca romana era usanza molto comune scrivere iscrizioni ed epigrafi per i defunti. Anche l’elogio funebre era una pratica molto comune si trattava di discorsi pubblici, pronunciati pubblicamente in occasione della morte delle personalità di spicco per omaggiarne la memoria. Anche gli Acta Diurna, una sorta di resoconto ufficiale degli avvenimenti degni di nota accaduti a Roma pubblicato a partire dal 59 a.C., riportavano tra i propri contenuti gli annunci di morte. All’epoca della nascita della stampa a caratteri mobili, all’inizio del XVI sec., iniziarono a diffondersi i necrologi scritti che riportavano il nome, la data di nascita e di morte e le cause del decesso.
Il necrologio così come lo conosciamo noi è frutto dell’idea di un editore inglese, John Thadeus Delane, che lavorava il Times. A partire dal 1841, Delane divenne direttore del giornale e fu sua l’idea di ampliare le informazioni dei necrologi che pubblicava sul suo giornale aggiungendovi informazioni sulla vita dei defunti e corredandoli di fotografie, come avviene anche oggi. Attraverso la pubblicazione dei necrologi, il giornale aumentava la sua circolazione e autorevolezza, specie se il necrologio pubblicato era quello di una personalità importante. In seguito, nel XX secolo, la rivista inglese The Economist inserì un’intera pagina dedicata esclusivamente alla pubblicazione dei necrologi e pubblicata a cadenza settimanale. Anche oggi i necrologi sono abbastanza diffusi, e generalmente sono annunci molto brevi e informativi ma restano comunque un modo elegante e discreto per comunicare alla collettività la morte di qualcuno e per onorarne la memoria in modo pubblico.
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