Funerale americano canzone classica

I funerali stanno diventando cerimonie sempre più informali. Se una volta la cerimonia religiosa era rigida e legata a una precisa ritualità, oggi sono consentiti più strappi alle regole. Particolarmente in America, è facile che i funerali non si svolgano in chiesa ma in altre location, case mortuarie o in cimitero, e c’è molta più elasticità nel consentire ai parenti di scegliere di dire alcune parole, oppure di leggere un brano toccante da dedicare al defunto o ancora di scegliere una canzone da dedicargli. Anche soltanto guardando i film americani si noterà quanto è comune ascoltare brani famosi, canzoni classiche dei funerali americani che sono ormai molto note anche da noi. Tra queste ci sono anche brani pop, ad esempio Angel di Robin Williams o brani cantati dal tenore italiano Andrea Bocelli. La canzone classica più famosa dei funerali americani resta però Amazing Grace, di cui riportiamo il testo.

Amazing Grace, how sweet the sound

That saved a wretch like me

I once was lost, but now I’m found

Was blind, but now I see

‘Twas Grace that taught my heart to fear

And Grace, my fears relieved

How precious did that Grace appear

The hour I first believed

Yet, when this flesh and heart shall fail

And mortal life shall cease

I shall possess within the veil

A life of joy and peace

Amazing Grace, how sweet the sound

That saved a wretch like me

I once was lost, but now am found

Was blind but now I see

Was blind but now I see

Amazing Grace, significato e traduzione della canzone

L’inno è stato scritto da un mercante di schiavi, John Newton, che la scrisse come inno di ringraziamento a dio per la sua conversione. Newton infatti si era arricchito con le navi negriere nella Seconda Metà del Settecento. Scoperta la fede, aveva progressivamente abbandonato la tratta degli schiavi in quanto contraria ai valori cristiani, ciò avvenne dopo che Newton e la sua imbarcazione furono colpiti da una violenta tempesta. In quella circostanza, egli pregò Dio che lo salvasse e l’essere riuscito a tornare in porto sano e salvo con i suoi marinai fu per lui l’evento che gli diede l’ispirazione per scrivere le parole di questa canzone, che infatti recita così:

 Meravigliosa grazia, che lieta novella, che ha salvato un miserabile come me. Un tempo ero perduto, ma ora sono salvato. Ero cieco ma ora posso vedere.

È stata la grazia a insegnare al mio cuore il timore di Dio ed è stata la grazia a sollevarmi dalla paura. Quanto preziosa mi apparve quella grazia nell’ora in cui ho cominciato a credere.

Attraverso numerosi pericoli, travagli e insidie sono già passato; la grazia mi ha condotto in salvo fin qui e la grazia mi condurrà a casa.

Il Signore mi ha promesso il bene, la sua parola sostiene la mia speranza: Egli sarà la mia difesa e la mia eredità per tutta la durata della mia vita.

Sì, quando questa carne e questo cuore verranno meno, e la mia vita mortale cesserà, io entrerò in possesso, oltre il velo, di una vita di gioia e di pace.