Vestizione salma, 5 indicazioni utili
30 Agosto 2023
La vestizione della salma è il momento in cui i familiari, o gli addetti delle pompe funebri, si preoccupano di ricomporre e preparare il corpo del defunto per l’ultimo incontro con parenti e amici che andranno alla veglia funebre. Lo scopo di questa pratica è dare dignità al defunto e consentire a chi lo vedrà di conservare un buon ricordo di lui. Si tratta di un momento molto intimo, a volte doloroso, che però è l’ultimo atto di amore per la persona che non c’è più. La vestizione di un defunto può essere effettuata dai familiari ma in molti casi è necessario affidarsi al personale specializzato ed esperto che possa aiutare la famiglia a preparare la salma nel modo giusto.
1. Scegliere il vestito migliore
La scelta dell’abito migliore non significa che ci siano regole per selezionare un abito da far indossare al defunto. Ogni famiglia può scegliere serenamente quale tipo di abiti utilizzare e quali eventuali accessori inserire all’interno della bara e nella camera ardente. Se di questa operazione si occupa l’agenzia funebre, saprà rispettare i desideri e le indicazioni della famiglia sia che avvenga all’obitorio sia che avvenga in casa o in qualunque altro luogo si ritenga consono alla preparazione della salma.
2. Sapere come muoversi
Se la vestizione avviene a poco tempo dal decesso, è ancora semplice infilare i vestiti alla salma. Se è trascorso più tempo, potrebbe essere necessaria un po’ di prestanza fisica in più per gestire un corpo che adesso sarà completamente immobile. È anche per questo motivo che è utile rivolgersi a un’agenzia funebre perché i suoi addetti sono in grado di operare la vestizione senza movimenti bruschi.
3. La tanatoprassi
La tanatoprassi è quel processo che ha lo scopo di conservare una salma. Per evitare che nelle ore successive alla morte un corpo possa subire troppe trasformazioni, il tanatoprattore inserisce un liquido conservante nel corpo, che mantiene integra la salma per qualche giorno. La tanatoprassi non ha nulla a che vedere con la tecnica di imbalsamazione di una salma, ma ha soltanto lo scopo di preservare al meglio un corpo per un tempo limitato in modo da permettere ad amici e familiari di vedere il defunto in buone condizioni.
4. La tanatoestetica
La tanatoestica è quel processo che ha lo scopo di rendere il più presentabile possibile il defunto agli occhi dei parenti, cercando di coprire al meglio eventuali segni lasciati dalla malattia o da traumi. Si inizia da una pulizia accurata del corpo e dei capelli, poi si procede se necessario con la rasatura della barba e poi si passa al camouflage che consiste nell’abbellire il viso e le mani del defunto, utilizzando prodotti specifici. Solo alla fine si passa alla vestizione della salma.
5. Seguire i propri desideri
Nella scelta degli abiti da far indossare a un defunto non esistono regole. Un abito elegante, magari già indossato, oppure qualcosa di nuovo e di acquistato per il momento della composizione della salma: ognuno potrà scegliere come preferisce. Anche rispetto alla tipologia di abiti non esiste alcuna regola. Si possono scegliere abiti casual o sportivi, eleganti, da cerimonia, capi d’abbigliamento a cui il defunto era particolarmente affezionato.
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