Messe da requiem
9 Agosto 2023
Secondo il rito cristiano cattolico la messa da requiem è quella particolare celebrazione che si fa in onore del defunto, durante il funerale. Nel rito cattolico romano, la messa da requiem è una liturgia eucaristica che viene celebrata in suffragio di uno o più defunti. Ciò significa che, secondo i precetti della religione cattolica, la messa da requiem può aiutare il defunto che si trova in Purgatorio a raggiungere più velocemente il Paradiso espiando i peccati che aveva commesso in vita grazie alle preghiere di chi è in vita. Il requiem si celebra sia come messa esequiale, sia in occasione di anniversari, sia nel giorno del 2 novembre, data in cui la Chiesa commemora tutti i fedeli defunti, sia ancora come messa votiva.
Differenze nelle messe da requiem
Il rito del requiem cattolico romano ha una sua precisa impostazione, ma esistono alcune variazioni che riguardano in particolare il Requiem nel rito parigino e il Requiem nel rito ambrosiamo. Il rito parigino ha una lieve variazione di testo nell’introito; una differenza nel graduale; non c’è il Dies irae; e ci sono cinque differenze di testo nell’offertorio Domine Iesu Christe. Lo si trova in molte composizioni musicali francesi in questa forma. Il Requiem nel rito ambrosiano invece presenta omissione del Dies irae come nel rito parigino; alcune differenze di testo tra cui la più significativa è l’assenza del “Christe eleison” come nella liturgia orientale. Una piccola curiosità su questo requiem riguarda un importante compositore italiano. In occasione della morte di Alessandro Manzoni, che praticava il rito ambrosiano, il compositore Giuseppe Verdi compose un requiem che però dopo varie vicissitudini, fu rappresentato a Milano secondo la tradizione del rito romano.
Musica e canti nella messa da requiem
Quando si parla di messa da requiem si può anche fare riferimento a una particolare composizione musicale che ha una storia lunghissima e tanti celebri esempi. Compositori come Mozart si sono cimentati nella creazione di messe da requiem musicali. I testi di questa composizione, come l’Introito e il Graduale, cambiano in base al momento del calendario liturgico mentre i requiem della messa esequiale sono sempre uguali. I testi di questa composizione sono ispirati al Vangelo, parlano della morte ma anche della resurrezione e sono testi molto drammatici, anche perché associati a un momento molto doloroso per chi ascolta.
La storia della composizione musicale del Requiem
Per tantissimi secoli i testi della essa da requiem furono cantati sulle melodie gregoriane. La primissima impostazione polifonica è attribuita generalmente al compositore Johannes Ockeghem, attorno al 1460. Si pensa che questa composizione fosse ispirata al lavoro di un collega più giovane, Guillaume Dufay, anche se purtroppo la partitura di Dufay è andata perduta. Parecchi dei primi testi sono differenti da quelli della liturgia ufficiale, perché probabilmente, prima del Concilio di Trento, erano diverse le impostazioni liturgiche in vari paesi europei. Esistono almeno 2.000 requiem diversi e molte delle versioni rinascimentali erano eseguite senza strumenti, con il canto a cappella, mentre a partire dal XVII secolo i compositori preferirono accostare l’uso di strumenti per l’accompagnamento del coro, aggiungendo anche voci soliste. Non tutti i requiem composti dai grandi compositori sono uguali. Alcune di queste composizioni infatti non sono integrali. Per esempio, i Requiem di Gabriel Fauré e di Maurice Duruflé omettono del tutto il Dies Irae; altre, come Requiem Canticles di Stravinskij, consistono quasi interamente di estratti della stessa sequenza.
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