Dieci frasi sulla morte di autori famosi

C’è chi l’ha temuta e chi l’ha sfidata, chi invece è riuscito a vivere con serenità l’idea della morte considerandola una vera e propria compagna di vita. Nessun pensatore o scrittore che si rispetti però riesce ad evitare di riflettere sulla morte in qualunque modo la si voglia intendere. Scrittori e pensatori di tutte le epoche si sono confrontati con la fine ineluttabile, in una prospettiva cristiana o con un estremo materialismo. Dopo le 10 frasi da dedicare ad una persona cara che non c’è più, proponiamo 10 frasi sulla morte di autori famosi che vi aiuteranno a capire meglio come i grandi pensatori hanno elaborato la morte e il lutto.

1. “Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo”. Mark Twain
2. “L’uomo non può possedere niente fintanto che ha paura della morte. Ma a colui che non la teme, appartiene tutto. Se non esistesse la sofferenza, l’uomo non conoscerebbe i suoi limiti, non conoscerebbe se stesso”. Lev Tolstoj
3. “Nonostante tutto credo ancora che le persone siano buone davvero, nel cuore. Semplicemente non riesco a dar forma alle mie speranze su delle fondamenta che sono confusione, miseria e morte”. Anna Frank
4. “La morte non è l’opposto della vita, ma parte di essa”. Haruki Murakami
5. “I vigliacchi muoiono molte volte innanzi di morire; I coraggiosi provano il gusto della morte una volta sola.” William Shakespeare
6. “Non v’è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l’intervallo”. Arthur Schopenhauer
7. “Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere”. Martin Luther King
8. “Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte”. Lucio Anneo Seneca
9. “Quando io crederò imparare a vivere, io imparerò a morire”. Leonardo Da Vinci.
10. “Poiché la morte, dopotutto, è solo un’attesa di qualcos’altro rispetto a ciò che stiamo facendo; e la morte è tutto ciò da cui dipendiamo”. Bram Stoker