Esami autoptici, documenti, diagnosi e accertamenti
30 Giugno 2020
L’autopsia, o esame post mortem, è l’esame dettagliato che il medico compie sul cadavere per stabilire con esattezza cosa ha causato la morte in particolari circostanze. L’autopsia è un esame indispensabile da eseguire in caso di morte violenta (anche a seguito di un delitto), nel caso in cui la morte sia avvenuta in assenza di testimoni o quando i medici hanno necessità di fare ulteriori esami diagnostici per capire cosa ha causato il decesso di un paziente. L’esame autoptico viene eseguito entro 48 ore dalla morte dai medici patologi e può durare diverse ore, a seconda della complessità del caso da indagare; solo dopo la fine di questo esame il corpo sarà disponibile per il funerale.
Esistono due tipi di autopsia: l’autopsia diagnostica e l’autopsia giudiziaria. L’autopsia diagnostica è un esame post mortem che il medico fa per identificare la causa del decesso o malattie e anomalie che possono aver causato la morte, in particolare quando si tratta di decesso avvenuto in ospedale senza cause note. L’autopsia giudiziaria invece è un esame che deve accertare le cause di un decesso ma anche le modalità in cui è avvenuto (omicidio, suicidio, incidente, cause naturali). Le prove raccolte sul corpo durante l’autopsia giudiziaria possono servire per costruire un quadro d’investigazione che dimostri l’innocenza o la colpevolezza di un indiziato. Le informazioni che provengono dall’autopsia giudiziaria sono fondamentali anche per i congiunti che debbano richiedere la liquidazione da parte di un’assicurazione.
Durante l’autopsia, l’anatomopatologo scrive una relazione nella quale evidenzia tutti i dettagli che ha riscontrato durante l’analisi. I parenti prossimi o altri soggetti autorizzati possono richiederne copia. Ogni Paese ha delle leggi specifiche per quanto riguarda la tutela della privacy e definisce chi può ricevere e visionare i risultati di un’autopsia. In generale, il rapporto definitivo è disponibile in circa 30-45 giorni ma possono volerci anche 90 giorni prima di poterne avere una copia.
Per avere copia del referto autoptico è necessario fare richiesta compilando un particolare modulo disponibile presso l’ospedale o la cancelleria del tribunale che ha disposto la procedura medica. Il modulo può essere compilato da un parente prossimo oppure da altri soggetti che ne abbiano diritto, come i medici curanti o le forze dell’ordine che investigano sulla morte o gli avvocati che si occupano del caso. Si può prendere visione dei risultati concordando un appuntamento con il medico che ha eseguito l’autopsia oppure è possibile richiedere una copia del referto pagando la tassa prevista. Gli aventi diritto generalmente non sono tenuti a pagare ma in alcune circostanze il pagamento dell’imposta è indispensabile e può arrivare a 30 euro nel caso in cui il richiedente sia un familiare del defunto.
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