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In caso di lutto

IN CASO DI LUTTO

Sono tante le pratiche burocratiche da espletare quando si subisce un lutto. Il momento è delicato non soltanto emotivamente, ma anche per tutta una serie di questioni che devono essere messe in regola. Se la persona defunta era titolare di un conto corrente in banca, quest’ultima blocca il suo conto corrente in via cautelativa. La procedura infatti prevede che si debba aprire la successione e individuare gli eredi del defunto che poi saranno chiamati ad accettare l’eredità o a rifiutarla. Gli eredi hanno 12 mesi di tempo per trasmettere la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, che poi farà il conto dell’intero patrimonio ereditario e calcolerà le imposte che gli eredi dovranno pagare per entrare in possesso dei beni del defunto.

Come sbloccare il conto corrente in banca di un defunto

Fino a quando gli eredi non presenteranno la dichiarazione di successione, il conto corrente del defunto e le somme in esso contenute resteranno bloccate e in giacenza. La dichiarazione di successione non è indispensabile in tutti i casi. Non bisogna presentarla infatti se il patrimonio non è superiore a 100.000 mila euro, se non comprende immobili o diritti reali immobiliari. L’iter per riuscire a sbloccare il conto corrente in banca del defunto prevede innanzitutto di fare comunicazione di morte all’istituto di credito. La banca quindi procederà al blocco cautelativo. Dopo, bisognerà presentare una serie di documenti necessari per la successione del conto corrente. Vi servirà il certificato di morte, l’Atto di notorietà o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; Copia conforme del verbale di pubblicazione o di attivazione del testamento, nel caso in cui ci sia un testamento; Dichiarazione di successione o certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento dell’imposta, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, dal quale si possa evincere in modo chiaro il dettaglio dei beni e dei valori dichiarati. Ogni banca però segue le sue procedure e quindi potrebbe accadere che alcune banche richiedano un atto di notorietà, altre invece potrebbero accettare anche una dichiarazione sostitutiva.

Come sbloccare il conto corrente cointestato

Se il conto corrente bancario è intestato solamente al defunto, la banca esegue il blocco delle somme in ogni caso, in attesa di individuare gli eredi e di avere tutta la documentazione. Neanche la moglie del defunto può prelevare somme dal conto corrente, a meno che la banca non autorizzi un prelevamento esclusivamente per sostenere le spese del funerale.  

Se invece il conto corrente è cointestato bisogna distinguere la tipologia di firma. Se la firma è congiunta, il conto viene bloccato e sbloccato solo alla fine della procedura di successione, che poi stabilirà in che modo le somme devono essere ripartite tra gli eredi. Se invece la firma è disgiunta, il titolare superstite potrà disporre liberamente delle proprie somme mentre la quota che apparteneva al defunto resterà bloccata in attesa di essere suddivisa tra gli eredi.

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