Perché le bare sono di zinco?
1 Dicembre 2021
La bara è un contenitore in legno dalla forma vagamente rettangolare, creata al fine di contenere la salma di una persona defunta, trasportarla, tumularla, inumarla o cremarla. Detta anche feretro o cassa da morto, la bara accoglie il defunto dopo la morte. Al momento della morte il corpo viene deposto all’interno della bara e resta lì, con il coperchio aperto, fino al momento dell’estremo saluto, che può avvenire all’interno della camera ardente o della casa funeraria. Una volta che la bara viene chiusa il feretro può essere trasportato in chiesa, in caso di funerale religioso, e al termine della cerimonia trasferito con un carro funebre al cimitero o al crematorio, in base alle disposizioni del defunto e della famiglia.
Nel regolamento di polizia mortuaria vige l’obbligo di bara zincata. Le bare devono essere zincate, cioè devono avere il rivestimento in zinco con apposita valvola di sfogo. Questa legge vale esclusivamente per le bare che saranno seppellite o tumulate, in quanto le bare destinate alla cremazione non devono contenere metalli di nessun tipo. La parte interna della bara quindi deve essere metallica, l’esterno è in legno, mentre i rivestimenti possono essere di vari tessuti, ad esempio il raso o la seta, anche imbottiti.
Si potrebbe pensare che la controcassa di zinco per un feretro abbia lo scopo di essere resistente e impermeabile per un lungo periodo ma in realtà è esattamente l’opposto. Lo zinco infatti è il materiale ideale in quanto si disintegra in tempi abbastanza brevi, facilita la più veloce decomposizione e successiva mineralizzazione della salma, e grazie alle sue caratteristiche particolari, e ai comportamenti specifici che ha in quanto materiale, consente di accompagnare il processo di deterioramento della salma.
Il rivestimento della bara deve essere in zinco puro al 99,99% (obbligatorio per legge), e deve avere un determinato spessore e caratteristiche di fabbricazione, che rendono la bara efficiente nel tempo. In particolare, il rivestimento interno di zinco deve essere spesso 0,6 mm. Grazie alla presenza dello zinco la bara in legno diventa più solida, perché il metallo la protegge dagli urti o da possibili cadute durante la sepoltura. La sua tenuta isolante consente di contenere la salma ermeticamente in ogni sua parte, separandola dall’esterno e impedendo agli odori e ai liquami della prima fase di decomposizione di fuoriuscire.
La bara in zinco inoltre ha la caratteristica di saper resistere alla pressione interna che si sviluppa nella seconda fase della decomposizione della salma, grazie alla presenza di una valvola che filtra i gas in uscita verso l’esterno tramite la presenza di carboni attivi. Infine, la controcassa in zinco mantiene la temperatura invariata e un’umidità costante all’interno del feretro, impedendo in questo modo la mummificazione.
Trascorsi 20 anni dalla tumulazione, al momento dell’estumulazione lo zinco si sarà disintegrato quasi del tutto, ad eccezione del coperchio che comunque si sarà ridotto di spessore. I liquidi fuoriusciti si saranno essiccati sul fondo e quindi sarà più facile, per gli addetti ai lavori, prelevare i resti ossei e bonificare il loculo. L’impatto ambientale dell’uso dello zinco è praticamente pari a zero, in quanto si tratta di una materia prima di uso comune, un metallo molto facile da estrarre e lavorare, e il meno costoso dopo il ferro. È anche per questi motivi che lo si predilige per l’uso nelle bare.
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