Medico necroscopo, chi è e cosa fa
19 Luglio 2023
Il medico necroscopo è il medico incaricato dalla ASL per certificare il decesso di una persona e ha il compito di accertare la morte, redigendo l’apposito certificato previsto dal citato art. 141. La visita del medico necroscopo deve sempre essere effettuata non prima di 15 ore dal decesso, salvo i casi previsti dagli articoli 8, 9 e 10, e comunque non dopo le trenta ore. I congiunti devono chiamare un medico necroscopo è secondo le indicazioni appena date ma si fa eccezione solamente in caso di decessi per decapitazione, maciullamento oppure nei casi di morte dovuta a malattia infettivo-diffusiva.
Cosa dice la normativa sul medico necroscopo
Secondo la legge, le funzioni del medico necroscopo vengono esercitate da un medico nominato dalla competente unità sanitaria. In ospedale questa stessa funzione viene esercitata dal direttore sanitario, oppure da un medico delegato. La Asl invece ha dei medici che svolgono esclusivamente questa funzione ma in generale ogni struttura sanitaria deve avere un medico necroscopo.
Funzioni del medico necroscopo
La funzione principale di questo medico è quella di certificare il decesso di una persona. Dovrà pertanto verificare la comparsa degli eventi cadaverici e confermare la diagnosi di morte. In assenza totale di un’assistenza medica, il medico necroscopo dovrà anche compilare la scheda ISTAT, denunciando la presunta causa di morte della persona e dovrà riferire in merito al referto che ha stilato sulla base del suo esame. Se ci sono dubbi sulle reali cause di morte dovrà disporre l’eventuale riscontro diagnostico.
La scheda ISTAT deve essere compilata entro 24 ore dalla constatazione di decesso. Se il cadavere è stato sottoposto ad esame autoptico, la scheda viene redatta dal medico che ha eseguito l’autopsia. Se il decesso è avvenuto fuori dall’ospedale la scheda ISTAT viene redatta di preferenza dal Medico di Medicina Generale o dal Medico di Continuità Assistenziale ma, in generale, qualsiasi medico, in qualità di curante, anche se non del defunto, può redigerla. Se il decesso avviene senza assistenza medica, la scheda ISTAT viene compilata dal medico necroscopo.
Una volta che viene data autorizzazione al trasferimento della salma, l’impresa funebre che lo esegue deve comunicare tempestivamente, anche tramite posta elettronica certificata, all’ufficiale di stato civile e, se non è stato effettuato l’accertamento di morte, al medico necroscopo, la nuova sede ove la salma o cadavere sono stati trasferiti. Se il trasporto provvisorio avviene entro le trenta ore dal decesso, la salma deve essere riposta in contenitore impermeabile non sigillato o in feretro aperto, in condizioni che non ostacolino eventuali manifestazioni di vita e che comunque non siano di pregiudizio per la salute pubblica.
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