Lutto sinonimo

Secondo la definizione del dizionario Treccani la parola lutto è un sentimento di profondo dolore che si prova per la morte di una persona cara, soprattutto di un parente, o in genere di persone la cui perdita è vivamente rimpianta. Per estensione, lutto significa anche scomparsa di una persona, morte, perdita, evento doloroso che è causa di morte, ma anche disgrazia, sventura e tragedia. La parola lutto deriva dal latino, luctus, che a sua volta deriva dal tema del verbo lugere che significa appunto piangere, essere in lutto.

Con la parola lutto si può anche fare riferimento a tutto quel complesso di usanze che, in base a tradizioni diverse che dipendono dai luoghi e dalle culture, vengono osservate dai congiunti di un morto per un periodo che segue il decesso. In particolare con la parola lutto ci si riferisce ad esempio agli abiti, alla fascia che si porta al braccio, al bottone nero, o al risvolto della giacca, che erano tutti segni esteriori che soprattutto nel passato si portavano quando appunto si subiva un lutto.

Altri significati della parola lutto

In generale la parola lutto può anche significare sciagura in genere, evento che causa dolore e in psicanalisi si parla di elaborazione del lutto riferendosi a quel processo che si mette in atto nel momento della perdita di una persona amata e che conduce, attraverso l’accettazione e la rassegnazione, all’abbandono dell’oggetto stesso.

Sinonimi di lutto

La parola lutto ha numerosi sinonimi. Tra i più usati troviamo dolore, tristezza, pianto, cordoglio, disperazione, mestizia, costernazione. Per estensione anche morte, perdita, scomparsa, mancanza, decesso, disgrazia, sciagura, calamità, cordoglio, compianto, mestizia.

Tradizioni del lutto

In passato il momento del lutto e le cerimonie funebri erano vissuti con una ritualità che noi oggi abbiamo perduto. Sebbene molte usanze siano rimaste immutate fino ai nostri giorni, per tutto l’Ottocento e fino ai primi del Novecento il Galateo del lutto era molto rigoroso. Il codice del vestiario, particolarmente quello delle donne, variava in relazione al grado di parentela che si aveva con la persona scomparsa, e anche dal luogo geografico. Il lutto in generale si divideva in tre fasi: il lutto stretto, il mezzo lutto e la fine del lutto. Se a morire era un genitore o un coniuge, il lutto stretto durava un anno e in quel periodo le donne si vestivano completamente di nero, senza mai indossare abiti di altro colore. Gli uomini invece portavano una fascia nera al braccio, poi sostituita da un bottone nero all’occhiello. Al momento del mezzo lutto le donne potevano tornare a indossare qualche capo colorato, ma mai i colori sgargianti. Sempre verso la fine dell’Ottocento le gentildonne europee rimanevano a letto sei settimane se moriva il marito, nove giorni se perdevano il padre o la madre, e per il rimanente delle sei settimane sedevano davanti al letto su un gran drappo nero. Per il fratello maggiore restavano in camera sei settimane. L’usanza di chiudersi in casa e interrompere le comuni attività quotidiane riguardava anche i ceti più poveri infatti fino ai primi decenni del Novecento in molte regioni d’Italia, dopo un lutto le donne rimanevano in casa dei mesi interi e non potevano partecipare a feste o altre occasioni di divertimento.