Dispersione ceneri in Italia: sì o no?
21 Giugno 2023
La cremazione è quel processo per il quale le spoglie mortali di un defunto sono incenerite e disposte dentro un’urna cineraria. Quest’ultima, secondo la legge italiana, può essere tumulata in cimitero oppure conservata all’interno di un’abitazione privata dietro esplicita richiesta. Secondo la legge italiana, le ceneri di un defunto possono anche essere disperse ma soltanto in alcuni precisi luoghi e con alcune indicazioni.
Come autorizzare la dispersione delle ceneri?
Sia la cremazione che la dispersione delle ceneri possono avvenire soltanto nel caso in cui il defunto ne abbia fatto richiesta esplicita con il suo testamento, o con una dichiarazione autografa, o una dichiarazione resa di fronte a pubblici ufficiali. Si può procedere alla cremazione e alla dispersione anche con una dichiarazione verbale fatta a un congiunto o ad un parente di primo grado e infine se il defunto ha rilasciato una dichiarazione sottoscritta presso un’associazione di cremazione. Prima di procedere alla cremazione è necessario ottenere l’autorizzazione del comune. La domanda va presentata al Sindaco del Comune nel quale è avvenuto il decesso, o al Comune di residenza del defunto se il decesso è avvenuto in altro Comune o altra Regione, oppure al Comune dove sono state tumulate le ceneri.
Secondo la legge italiana le ceneri si possono disperdere soltanto nei luoghi autorizzati. In genere si tratta di un’apposita area del cimitero, detta anche giardino delle rimembranze, attrezzata con ampie zone a verde e laghetti dove si possono disperdere le ceneri. Per quanto riguarda le aree private o in natura, si possono disperdere le ceneri in mare, ad esempio, ma oltre un miglio dalla costa e dietro comunicazione alla Guardia Costiera. Insomma, sebbene sia molto bello pensare di poter disporre delle proprie ceneri liberamente e magari farle disperdere in un luogo del cuore, questo spesso non è possibile. Infatti in molti luoghi la pratica della dispersione delle ceneri è severamente vietata.
Cosa dice la Legge sulla dispersione delle ceneri?
Secondo la legge, per poter procedere alla dispersione delle ceneri in natura, ci vogliono le necessarie autorizzazioni. Infatti all’articolo 411 del codice penale la legge prevede che si possa attuare lo spargimento delle ceneri di cadavere se autorizzata dall’ufficiale dello stato civile sulla base di espressa volontà del defunto. Si commette reato, invece, se la dispersione delle ceneri non è stata autorizzata dall’ufficiale dello stato civile, o se viene effettuata con modalità diverse rispetto a quanto indicato dal defunto. La legge inoltre prevede il divieto di dispersione delle ceneri nei centri abitati.
Come attestare la volontà di spargimento dei resti
Per poter procedere alla dispersione delle ceneri si deve dimostrare che era questa la precisa volontà del defunto, attraverso i seguenti documenti:
1) disposizione testamentaria;
2) dichiarazione autografa (testamento olografo)
3) dichiarazione resa e sottoscritta nell’ambito dell’iscrizione ad associazione legalmente riconosciuta per la cremazione;
4) dichiarazione ritualmente resa di fronte a pubblici ufficiali
5) dichiarazione verbale resa in vita dal defunto: i congiunti (coniuge e parenti di primo grado come figli e genitori) possono esprimere la volontà del defunto di spargimento dei propri resti nonché del luogo dello spargimento mediante dichiarazione ritualmente resa di fronte a pubblico ufficiale.
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