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In caso di lutto

IN CASO DI LUTTO

Se per molti anni la Chiesa cattolica ha impedito la cremazione, oggi questa disposizione non esiste più. Nell’antichità, erano molte le ideologie anticristiane che proponevano la cremazione ed è soltanto per questo motivo che la chiesa condannava non tanto la cremazione, quanto le ideologie che vi stavano dietro. I non cristiani, infatti, non credevano nella resurrezione del corpo e nella vita dopo la morte. Gli antichi romani, che erano pagani in quanto adoravano diversi dei, incenerivano i corpi e si prendevano gioco dei cristiani che invece credevano nell’immortalità dell’anima.

In realtà, in tempi di pestilenze o guerre, in tutte quelle circostanze in cui la sepoltura dei corpi poteva essere un problema, la chiesa non si è mai opposta alla cremazione e comunque non è mai stato affermato che la cremazione non sia compatibile con l’immortalità dell’anima. Fatto sta che in occidente, proprio per motivi religiosi, la sepoltura per tumulazione o inumazione sono sempre state le modalità preferite e solo di recente la cremazione ha cominciato ad essere una scelta sempre più diffusa.

La cremazione e l’ateismo

L’idea che la scelta della cremazione riguardi soltanto gli atei risale ai tempi dell’illuminismo, quando la cremazione divenne il simbolo con cui si distinguevano i credenti dai non credenti, in una sorta di protesta contro la chiesa e il pensiero religioso, utilizzata come strumento per manifestare espressamente disapprovazione nei confronti della religione. Fu per questo motivo che il Sant’Uffizio fu costretto a condannare la cremazione, non tanto per l’azione fisica compiuta di bruciare il corpo, ma per quello che questo gesto rappresentava. Nel 1963 la Santa Sede si pronunciò di nuovo a favore della pratica della cremazione, ma soltanto a patto che non fosse utilizzata per manifestare odio contro la fede cattolica.

La Chiesa cattolica accetta la cremazione oggi?

Sì, la Chiesa Cattolica reputa che la cremazione una forma di sepoltura dignitosa e rispettosa del defunto tanto quanto la sepoltura della salma, in quanto il fuoco non fa altro che il lavoro che spetterebbe alla natura nel corso degli anni, con l’unica differenza che lo fa in molto meno tempo. Anche rispetto alla resurrezione dei corpi non c’è niente che impedisca alla potenza divina di resuscitare un corpo ridotto in polvere o in cenere, in ogni caso infatti si tratterà di un ritorno a una nuova vita.

La dispersione delle ceneri

Mentre la chiesa cattolica non pone alcun veto sulla cremazione, è invece molto critica rispetto alla dispersione delle ceneri che invece è consentita dalle leggi civili. Il pericolo che la Chiesa riscontra in questa pratica è che possano crearsi nuove teorie religione di panteismo, di fusioni cosmiche o altre teorie che non hanno niente a che vedere con il cristianesimo. Oltre al fatto che, tenere le ceneri di qualcuno in un luogo che non sia un cimitero, potrebbe generare fenomeni di devozione non autorizzati. A questo proposito quindi la chiesa suggerisce di riporre comunque l’urna cineraria al cimitero in modo da consentire l’espressione della devozione per i defunti nel modo da essa ritenuto più giusto. Le tombe, infatti, nella concezione religiosa cattolica, non hanno il solo scopo di conservare la salma ma rappresentano uno strumento di ricordo, di trasmissione della memoria, che rafforza il nostro legame con i parenti i gli amici cari che non ci sono più.

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