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In caso di lutto

IN CASO DI LUTTO

Quando si verifica la morte di un proprio caro occorre, prima possibile, fare la denuncia del decesso che poi deve essere consegnata presso l’ufficio di Stato Civile del Comune di appartenenza entro 24 ore dalla morte. Generalmente sono le agenzie di pompe funebri ad occuparsi degli adempimenti di questo tipo di pratiche burocratiche. Se il defunto era un pensionato INPS bisogna produrre una documentazione da restituire allo stesso Istituto di Previdenza. Per prima cosa, il coniuge o un congiunto del defunto possono presentare alla sede Inps un’autocertificazione per comunicare il decesso e richiedere la reversibilità della pensione, tramite la compilazione del modulo SO1. Nel caso in cui la pensione del defunto fosse maturata ma non riscossa, il coniuge deve compilare solo il modello delle reversibilità e l’Inps provvederà alla liquidazione della somma.

Quali documenti presentare dopo il decesso di un pensionato INPS

I documenti da presentare all’INPS sono diversi a seconda del luogo in cui avviene il decesso. In caso di decesso in abitazione è necessario allegare alla domanda il certificato di pensione, che attesti la data dell’ultima rata percepita; il certificato di morte; il certificato dello stato di famiglia; l’atto notorio che attesti le generalità degli eredi del pensionato Inps defunto; la copia autenticata di un eventuale testamento.

Come si ottiene la pensione INPS di reversibilità

Secondo la normativa vigente, hanno diritto a percepire la pensione Inps del congiunto il marito o la moglie, il coniuge anche se separato/divorziato; i figli legalmente riconosciuti: minorenni, studenti non lavoratori che erano ancora a carico del defunto genitore, inabili. Di recente sono stati inclusi negli aventi diritto anche i nipoti, sempre se minorenni e a carico del defunto. Nel caso non ci siano figli, coniugi e nipoti, possono richiedere la reversibilità di un pensionato Inps anche i genitori (almeno sessantacinque anni di età, senza pensione e se erano a carico prima del decesso in abitazione del pensionato Inps) e i fratelli se inabili e risultanti a carico per impossibilità di mantenersi economicamente.  A seconda della persona a cui spetta la reversibilità, questa viene calcolata in percentuale.  Ai coniugi spetta il 60% (che arriva all’ 80% in presenza di un figlio e al 100% se i figli sono più di uno). Ai soli figli (in assenza di coniuge superstite) spetta il 70% se figlio unico, l’80% se sono due (per i nipoti valgono le stesse percentuali). Nel caso di entrambi i genitori la quota riconosciuta è del 30% (15% se unico genitore superstite), per i fratelli il 15% ciascuno.

Come comportarsi in caso di decesso

Se il decesso avviene in un’abitazione privata, il medico curante constaterà il decesso e si occuperà di compilare il certificato ISTAT, dove saranno segnalate le cause della morte. Se il decesso è sorto senza la presenza di un familiare, la morte verrà considerata, secondo la legge, come “decesso per morte violenta o accidentale in luogo pubblico”. Se invece il decesso avviene in struttura sanitaria, sarà l’Amministrazione Ospedaliera a ad occuparsi di produrre i documenti come la denuncia di morte, le relative certificazioni e la consegna di esse all’Ufficiale di Stato Civile della zona di residenza.

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    “La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.”

    (JORGE LOUIS BORGES)

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