La commemorazione dei defunti, cos’è e come si svolge
12 Ottobre 2022
L’1 e il 2 novembre sono i giorni che la Chiesa cattolica dedica alla commemorazione dei defunti. La ricorrenza risale al IX secolo quando, grazie all’abate benedettino sant’Odilone di Cluny, venne istituita la ricorrenza dei morti il cui significato e pregare per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti, per i cari che si sono addormentati nella fede nel Signore e che si sono addormentati nella speranza della resurrezione.
La data convenzionale del 2 novembre fu scelta proprio dall’abate Odilone dopo che udì il racconto di uno dei suoi confratelli, di ritorno dalla Terra Santa, che gli raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulle coste della Sicilia e di aver incontrato un eremita che udiva le grida e le voci addolorate delle anime del Purgatorio. L’abate, colpito dal racconto, decise di fissare per il 2 novembre la data della commemorazione dei defunti che da quel momento viene celebrata ogni anno in questo giorno. Per la Chiesa Cattolica il significato della ricorrenza è quello di pregare per tutti i fedeli defunti e ricordarli andando al cimitero e benedicendo le tombe.
Giorno dei morti in Italia
In Italia, il giorno della commemorazione dei defunti si va al cimitero e si portano fiori e lumini votivi sulle tombe dei propri cari. Inoltre si partecipa a una particolare messa il cui scopo è pregare appunto per tutti i fedeli morti nel Signore e che attendono la resurrezione. Nelle diverse regioni italiane si mangiano dolci tipici di questo periodo. Si tratta generalmente di dolci molto semplici, generalmente biscotti che possono essere decorati con scheletri o hanno forma di ossa. In Sicilia è tradizione che durante la notte di Ognissanti i morti portino i regali ai bambini insieme alla frutta martorana.
Giorno dei morti negli altri paesi del mondo
In America Centrale e Latina il giorno dei morti viene chiamato El Día de Muertos. In Messico, ad esempio, oltre alla consueta visita dei cimiteri, si addobbano le tombe con fiori regali, perfino giocattoli e alcol. Secondo la tradizione nella notte dei defunti, i morti tornano nelle case dei cari che hanno esposto la loro fotografia. Durante il día de Muertos messicano si prepara la cosiddetta ofrenda, cioè un’offerta posta su un altare domestico. Una ofrenda tradizionale può essere piuttosto grande ed elaborata, e viene solitamente creata dai familiari di un defunto con lo scopo di accoglierlo all’altare con le immagini della sua famiglia, il cibo e i fiori. In alcune abitazioni è ancora consuetudine preparare altari dei morti davvero suggestivi e colorati. L’altare è arricchito con immagini del defunto e di altri membri defunti della famiglia, una croce, un arco e incenso. La festa messicana è divenuta patrimonio dell’umanità il 7 novembre 2003 ed è diventata nota grazie al film d’animazione Disney “Coco”, che si svolge proprio durante questa festa. I festeggiamenti possono durare anche molti giorni e prevedono musica, bevande, cibi tradizionali e abiti tradizionali dai colori vivaci. È tradizione truccarsi il volto per sembrare scheletri e per le strade, come durante il nostro Carnevale, si possono ammirare rappresentazioni caricaturali della morte.
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