Come fare le condoglianze ad un amico
27 Febbraio 2017
Stare vicino a un nostro amico che sta affrontando un lutto è questione delicata.
La paura di sbagliare è dietro l’angolo, dire una parola di troppo o al contrario dire troppo poco. Paura di fare un gesto che può farlo crollare, quando vorresti solo sostenerlo. Paura di essere invadente o di lasciarlo troppo solo. Perché quando ci si imbatte in un dolore così grande, si rimane nudi e spesso questo stato fa paura, soprattutto a chi ci vuole bene. Vedere una persona che ami soffrire è straziante e non c’è un modo preciso per stargli accanto senza sbagliare. La profonda conoscenza che ci lega al nostro amico in questo tragico evento non servirà a molto, perché il trauma spesso fa reagire le persone in modo imprevedibile. Fargli le condoglianze è tra le situazioni più difficili da affrontare. Non è facile parlare della morte, e molti hanno difficoltà a sollevare l’argomento. Provare con un sms per non risultare invadenti, se lo sentite particolarmente loquace, chiedetegli se lo potete chiamare o magari incontrarlo. Abbracciatelo, anche in silenzio. Ditegli che vi dispiace, è sempre importante sentirselo dire anche se è una frase che può risultare banale.
Un altro momento difficile avviene dopo il funerale, quando tutti tornano alle proprie vite e si rimane soli, con il vuoto che della persona che ci ha lasciato. E’ in quei momenti che dovrete mettere tutte le vostre energie, per non farlo sentire solo e tenergli la mano.
Non per forza in senso letterale. La presenza di una persona può essere percepita anche da lontano, anche in punta di piedi. Se la lontananza fisica poi vi divide, questo è il consiglio più prezioso che possiate ricevere.
Ipotizziamo che abitiate in città diverse.
Non chiedetegli come sta, sarebbe una domanda retorica. Ricordategli piuttosto quanto gli volete bene e quanto lui sia importante per voi. Se poi lo sentite particolarmente loquace, fatelo parlare delle sue emozioni, farlo sfogare è fondamentale, ma se lo sentite restio o frettoloso nelle risposte, lasciategli i suoi spazi. Le persone hanno bisogno dei propri tempi per l’elaborazione di un lutto e può capitare che vogliano viversi i primissimi momenti in famiglia o addirittura senza parlare.
Il fatto di non dover per forza parlare è un punto importante. Chiedergli di vedervi, non ci sarà necessariamente bisogno di dire qualcosa, vedersi un film, farlo piangere o anche solo tenergli la mano in silenzio sono proposte che di certo apprezzerà. Spesso non c’è bisogno di parole quando l’affetto è profondo, basta anche solo la presenza.
Quando se la sentirà, spingetelo ad uscire, ma non mettetegli pressione. Uscire non sentendosi ancora pronti può provocare reazioni inverse.
Siate paziente, comprensivi e cercate di essere una presenza che lo aiuti anche con piccoli gesti (fargli la spesa, far giocare i suoi bambini, cucinargli il suo piatto preferito, ecc.). E poi fatelo piangere. Sfogare. Fategli sentire che gli siete vicini ma senza insistenza. Seguite i suoi passi da una distanza ravvicinata. Insomma, siateci senza invadere la sua intimità.
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