Chi rilascia il certificato di morte?
24 Maggio 2023
Il momento doloroso della morte di un caro diventa ancora più difficile quando bisogna occuparsi pure della burocrazia, che però in caso di decesso è importante. Al momento della morte di qualcuno infatti è necessario produrre il certificato di morte, un documento di rilevante importanza per poter eseguire le esequie funebri e il seppellimento della salma. Dopo che la morte di una persona viene accertata dal medico viene firmato il certificato di morte. Per quanto riguarda l’accertamento di morte, esistono due casi da prendere in considerazione, che richiedono due procedure leggermente differenti. Se la morte avviene in casa, gli accertamenti saranno eseguiti dal medico curante, che successivamente comunicherà le cause del decesso accertate al Sindaco del Comune di residenza dello scomparso. Se invece la morte avviene in ospedale o casa di cura, o in una casa di riposo, sarà invece il direttore del luogo o un delegato dell’amministrazione a effettuare gli accertamenti del caso.
In entrambe le circostanze, però è necessaria una ulteriore conferma ufficiale riguardo alle origini e ai motivi del decesso che sarà effettuata dal medico necroscopo, entro 36 ore dalla morte e dopo 8 ore dalla stessa. Il medico necroscopo deve anche certificare il tipo di morte, cercando di indagare sulle cause e accertando se si parla di morte sospetta o morte improvvisa. Sarà proprio il medico necroscopo, tramite il certificato di morte, a stabilire l’entità del decesso e chiarire con medici e famiglia le diverse azioni burocratiche da svolgere.
Autocertificazione di morte
In alternativa al tradizionale certificato di morte, ma soltanto in alcuni casi specifici, si può presentare un’autocertificazione di morte cioè un documento che contiene tutte le informazioni di un certificato di morte, come: informazioni generali sulla persona che fa la dichiarazione, rapporto di parentela con il defunto, dettagli sul defunto (tra cui il nome, la data e il luogo del decesso). Sull’autocertificazione non si appone alcun timbro, ma deve essere accompagnata dal documento di identità di chi richiede il certificato. L’autocertificazione si utilizza per tutte quelle pratiche attinenti alla pubblica amministrazione, come per la successione all’Agenzia delle Entrate o per la pensione l’INPS. Non può essere utilizzata tra privati. Il vantaggio di usare l’autocertificazione è che diminuiscono i tempi per l’ottenimento dei certificati.
A chi va consegnato il certificato di morte?
Entro 24 ore dall’avvenuta morte, il certificato di morte deve essere consegnato all’Ufficiale di Stato Civile del territorio nel quale si è verificato il decesso, che una volta ricevuto il documento potrà rilasciare l’autorizzazione al seppellimento, stipulata dallo stesso Ufficiale di Stato Civile, che prevede anche la compilazione di un altro documento molto importante che sarebbe l’atto di morte. Se invece la famiglia ha intenzione di procedere con la cremazione, per poter utilizzare l’inceneritore servono anche altri documenti come il certificato in carta libera del medico necroscopo, che conferma un decesso non dovuto a reati; e il nulla osta dell’Autorità Giudiziaria, per i casi di morti sospette o improvvise.
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