Becchino sinonimi
22 Settembre 2021
La parola becchino, secondo il dizionario online di Treccani, indica chi fa il mestiere di seppellire i morti. Si tratta di una parola che ha origine dal mondo della natura. In biologia infatti si definiscono becchini dei particolari insetti coleotteri che seppelliscono le carogne dei topi e di altri piccoli animali per poi deporvi le uova.
La storia della parola becchino è abbastanza interessante. Nell’antichità non esistevano le onoranze funebri e per accertare il decesso di una persona si adottavano metodi non esattamente scientifici. Succedeva quindi che per accertare la morte di qualcuno si chiamasse una persona in casa che verificava la morte mordendo o pungendo il tallone del morto. Se non succedeva niente, nel senso che non c’era nessuna reazione, voleva dire che era veramente morto. Probabilmente si tratta soltanto di una leggenda metropolitana, ma è questa la spiegazione tradizionale che si dà dell’origine di questa particolare parola.
Una spiegazione più realistica e storica invece è quella che fa risalire l’origine della parola becchino al verbo “beccare”, inteso come acchiappare o prendere, un po’ come nella frase “ho beccato il raffreddore”. Si tratta certamente di una parola popolare che associata ai morti poteva voler dire che i becchini andavano ad “acchiappare”, cioè a prendere i morti. In realtà tutto quadra se pensiamo che le prime attestazioni della parola becchino risalgono al 1348 e il 1353, che sono proprio gli anni della peste nera. In quel periodo, davvero si andava a “beccare” i morti casa per casa.
Sfogliando un qualunque dizionario online, ci si rende subito conto del fatto che la parola becchino ha molti sinonimi, cioè parole diverse con significato simile. Alcuni sinonimi sono parole più eleganti, come necroforo, seppellitore, affossatore. Altri sinonimi appartengono invece al linguaggio popolare e a volte hanno anche un’accezione negativa o spregiativa, come ad esempio beccamorto o beccaccio.
Un altro sinonimo, meno conosciuto, della parola becchino, è la parola vespillone. Nell’Antica Roma, il vespillone era il nome dato ai becchini. I vespillones, secondo il dizionario Treccani, erano coloro che esercitavano l’ufficio di trasportare e seppellire i cadaveri di persone di bassa condizione, i cui parenti erano troppo indigenti per poter pagare le spese del trasporto funebre. Vespillo era anche un antico cognome romano, probabilmente attribuito all’edile Lucrezio, noto per aver gettato di propria mano il cadavere di Tiberio Gracco nel Tevere.
Necroforo infine è sicuramente il sinonimo più elegante della parola becchino. L’origine della parola necroforo è il greco antico, viene infatti dall’unione delle parole nekró(s) che vuol dire “morto” e phor(eüs) che vuol dire “portatore”. Quindi letteralmente il necroforo è colui che porta i morti. È il termine tecnico che indica chi trasporta e seppellisce i morti e questa parola è utilizzata in ambito lavorativo per definire i professionisti delle pompe funebri che si occupano di tutte le pratiche necessarie quando avviene il decesso di una persona, come le procedure di vestizione del defunto, il trasporto (il portantino funebre), il seppellimento o cremazione. Per esteso il necroforo può essere anche semplicemente chi è addetto alla vendita di arredi mortuari o all’affissione di manifesti funebri.
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